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La nascita del mercato e dell'individuo moderno procedono di pari passo. Tanto la sagoma dell'uomo egoista e competitivo quanto il profilo di una soggettività sociale e alternativa si palesano in un fitto dialogo tra i bisogni e i desideri personali e la logica contraddittoria degli scambi economici. La nascita dell'economia politica, la sociologia classica e il pensiero filosofico contemporaneo vengono convocati per osservare i conformismi e le resistenze che la matrice economia-soggettività dissemina nel corso della storia. Ne emerge un quadro che dimostra come gli interrogativi sulla soggettività contemporanea siano stati, con sbalorditiva frequenza, strettamente intrecciati alle domande sul senso della vita economica. Consapevoli delle conseguenze culturali che il capitalismo esercita sulle persone, gli autori di questo libro ci guidano in un viaggio nei luoghi classici del pensiero moderno con l'obiettivo di chiarire (e contestare) la manipolazione della personalità che il mercato ha operato nel corso del tempo. Un volume che interroga le cause di un presente segnato dal capitalismo della sorveglianza e dall'omologazione consumistica, ma anche dal disperato bisogno di un mondo cooperativo e solidale.